Troia!
- Sgualdrina – disse, colpendomi più forte.
- Una sgualdrina che si eccita ad essere legata e torturata.
Mi frustò con colpi regolari e decisi, sentii la pelle accarezzata da centinaia di aghi.
Inarcai la schiena, vergognandomi di essere così bagnata.
Lui si fermò, smise di colpirmi, si avvicinò e mi infilò una mano tra le gambe. Sospirai… – Ah, allora è vero che ti piace!
Troia!